Inizi a sentirti a disagio, il respiro si affanna, subentra un senso di agitazione, tachicardia, sudorazione, senso di panico, paura di morire, senti che stai perdendo il controllo, vorresti solo fuggire.

Queste sensazioni spiacevoli possono capitare in diversi frangenti: quando scende la sera, nel bel mezzo della notte, in mezzo alla gente, al supermercato, quando sei lontano da casa, in uno spazio aperto o, al contrario, in uno spazio molto piccolo.
A prescindere dalla specifica situazione, i pensieri sono sempre gli stessi:
- "MEGLIO EVITARE LA SITUAZIONE!"
- "Se proprio non posso farne a meno CHIEDO DI ESSERE ACCOMPAGNATO"
- " devo cerco di MANTENERE IL CONTROLLO"
- " DISTRAITI, NON CI PENSARE"
- "Sono stanco, schiavo di me stesso, dipendente dagli altri, talvolta fino a sentirmi un peso"
- "mi sento stupido"
- Non mi sento capito, sento che gli altri sottovalutano il mio problema
- Le mie relazioni risentono del mio disturbo e si incrinano...
Emergono vissuti di tristezza, rabbia, frustrazione nel non riuscire a risolvere la situazione.
Come te, moltissime persone soffrono di un disturbo d'ansia: in questo ultimo anno il consumo di ansiolitici è aumentato moltissimo. Sebbene i farmaci possano essere un valido aiuto, non sono sufficienti a risolvere la radice del problema che spesso si nasconde dietro al sintomo.
Vediamo adesso quali sono gli strumenti da utilizzare per iniziare ad affrontare l'ansia.

1. Non scacciare l'ansia! Al contrario, accoglila... inizia a pensarla come un segnale prezioso che il tuo corpo ti sta inviando per dirti qualcosa. Più cerchi di evitarla, più urlerà per farsi sentire... come un bambino bisognoso di attenzione.
2. Concentrati sul respiro per alcuni minuti, prolungando le espirazioni... questo ti aiuterà a portare l'attenzione sul momento presente e a ridurre la tachicardia.
3. Dialoga con te stesso e rassicurati sul fatto che l'ansia è un fenomeno passeggero: come una perturbazione atmosferica, così come è arrivata, andrà via.
4. Non cercare di distrarti, stai nel disagio e abbi fiducia che passerà.
5. Inizia a tenere un diario delle circostanze in cui si presenta (dove eri, cosa pensavi, cosa stavi facendo, cosa hai fatto poco prima, ...)
6. Chiedi aiuto a uno psicoterapeuta che ti aiuterà a decifrare questo segnale, in modo che il corpo non abbia più bisogno di "urlare".
7. Non aspettare troppo tempo a chiedere aiuto: più i meccanismi legati all'ansia si rinforzano (es. l'evitamento di situazioni ansiogene, la dipendenza dall'aiuto degli altri, ecc...), più è difficile smantellarli.
Se non riesci a chiedere aiuto, chiediti che cosa te lo sta impedendo. Le resistenze al cambiamento sono un fenomeno normale e possono essere superate.